Meglio conosciuta come Cuvéè Moon (Import), dal nome
dell’importatore italiano che l’ha elaborata secondo i “nostri” gusti.
La classica boccia dimenticata in cantina, prima
evitata, poi rimandata, poi posticipata, poi…Poi però la sua ora è scoccata.
Da retroetichetta: vendemmia 2004, vini di riserva 17%,
dosaggio 8 gr./lt., sboccatura 2007. Venticinque
cru, di diverse zone e di annate
differenti, con il Pinot Nero che la fa da padrone (circa 50%), mentre lo
Chardonnay (35%) e il Pinot Meunier (15%) chiudono il cerchio.
Maturo all’occhio, di sottile e continua effervescenza.
Naso introverso. Si apre lentamente, ma con fierezza,
ripagando l’attesa.
In primo piano sentori terziarizzati – ovvio - di fichi
sciroppati, miele, fieno e camomilla. Scorre il tempo e la complessità trova
piena espressione con l’olfatto in evoluzione ininterrotta: caffè e mandorle tostate,
arachidi e champignon.
In bocca è cremoso e armonico. Il sorso è pieno,
corposo, abbastanza ossidato, tuttavia l’acidità regge ancora bene. Quadro
olfattivo che si rispecchia, sostanzialmente, nell’assaggio. La verve acida, nonostante i tanti anni dalla
sboccatura, assicura ancora ritmo al sorso.
Chiude lungo e avvolgente, con persistenza notevole,
su toni gessosi e di caffè, con tocchi raffinati di agrumi confit e liquirizia.
Gran
boccia.
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