domenica 27 ottobre 2019

Vini di Vignaioli Vins de Vignerons 2019 | Fornovo di Taro (Pr)





Domenica 3 e lunedì 4 novembre, immancabile appuntamento a Fornovo di Taro (Pr), presso il Foro 2000, per la diciottesima edizione di “Vini di Vignaioli Vins de Vignerons”.

Ci aspettano oltre 130 banchi di assaggio, di altrettanti vignaioli, italiani ed europei, per farci conoscere e raccontare i loro vini. Ma non solo, troveremo anche olio e legumi, con possibilità di acquisto diretto.
Inoltre ci sarà, come di consueto, una nutrita schiera di aziende dell’agroalimentare di qualità, nonchè dell’editoria di settore.

Per l’elenco completo dei vignaioli presenti e gli orari della manifestazione, nonchè gli ultimi aggiornamenti, resta aggiornato, in tempo reale, consultando il sito e la pagina fb.




venerdì 18 ottobre 2019

Champagne Pol Roger Blanc de Blancs 2000




#WorldChampagneDay    #ChampagneDay    #JournéeMondialeDuChampagne


Tanto per lo stile, quanto per l’inflessibile pervicacia nella ricerca qualitativa, Pol Roger è, tra le cd Grand Maison, quella che meglio incarna il mio concetto di Champagne e, per conseguenza, quella di mio gradimento assoluto. Per onestà intellettuale, riconosco che, negli anni, mi ha reso non solamente un fedelissimo, ma ormai, anche “dipendente”.

A tal proposito, accresce il mio convincimento, questo Chardonnay in purezza, millesimato, da vigneti di proprietà, dei villaggi di Avize, Cramant, Oiry, Oger, e Le Mesnil. Malò svolta, 8 anni sui lieviti, remuage à la main e una botta di vita dal dègorgement.

La prima impressione è di un vino freschissimo che poteva starsene ancora, beatamente, in cantina. Freschezza che viaggia a braccetto con tutta l’eleganza che sa riservare, a questi livelli, la bacca bianca. Netti sono i richiami agrumati e di crema di mandorla, sostenuti da una solida ossatura minerale che trasuda iodio a bomba.

All’assaggio, tensione ed eleganza assumono connotati affascinanti, delineando, al contempo, un arco gustativo coerente e di grande compattezza.
Integro e virtuoso fino all’ultimo sorso, persistente, di rinfrescante sapidità gessosa, con nuances finali di pera e nocciola.

Jeunesse dorée.



venerdì 4 ottobre 2019

Champagne Pinot-Chevauchet Brut Nature Joyeuse




Récoltant da 4 generazioni, la famiglia Pinot-Chevauchet coltiva, nei villaggi di Moussy e Pierry, nella Vallata della Marna, 27 parcelle, su terreni calcareo-argillosi.

La cuvée di oggi è composta da 80% Pinot Meunier e 20% Chardonnay, non meno di cinque anni sur lattes – periodo di affinamento che vale per tutti i loro champagne – per giunta non dosato, con 2 anni di sboccatura.

Oro nel calice, di fine e persistente perlage. Naso morbido, a dispetto del brut nature, con ricchezza di frutta secca, burro e crema pasticcera, di piacevole profilo minerale.

Bocca puntualmente dritta, ma non istericamente impennata e decisamente più corrispondente alla tipologia zero dosaggio.
Equilibrio dei sorsi, dal finale abbastanza lungo.
Joyeuse bien sûr, nondimeno paga qualcosa in eleganza, come tutti gli champagne - salvo rarissime eccezioni - che hanno percentuali bulgare di “quel” Pinot.

Absit iniura verbis, è semplicemente il mio onesto (e discutibile) pensiero circa il PM.