E’ la cuvée de
prestige, ideata dal fondatore nel 1952, per onorare i Conti di Champagne. Chardonnay
in purezza, da uve Grand Cru della Costa dei Bianchi, solo la prima spremitura,
dieci anni sui lieviti, con rémuage e
dégorgement rigorosamente manuali.
Bulles finissime, per
un naso intenso, sfaccettato e seducente.
Tantissima pasticceria - crema e brioche – e mineralità gessosa, che ti imbullona il naso al calice; poi frutta
matura, bianca e gialla – pera, pesca e agrumi - con sviluppi anche esotici.
Il continuo mutamento del quadro olfattivo, riserva presenza marcata anche di legni pregiati, mandorla e nuances floreali.
Al palato è leggermente meno loquace, complice
l’annata calda che si avverte e si riflette in un’acidità, sì presente, ma che
ha evidenziato qualche rallentamento. Nondimeno la materia c’è tutta, in virtù dell’assaggio
che si sviluppa con splendide note di cedro e precisi lineamenti gessosi e speziati.
Bocca che si mantiene morbida, dal finale dolce, dominato da forte presenza di zenzero, legato a filo doppio
con l’inconfondibile gessosità che solo quelle zone regalano.
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